• 03 Feb

V Domenica del Tempo Ordinario Anno B7 Febbraio 2021

5ª Domenica B Tempo Ordinario:

Tutto faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe

Questa domenica ci presenta la realtà della sofferenza nella vita umana e cristiana. Essa costituisce una condizione e un problema perenne per la vita di ogni persona. Di qui l’importanza di una risposta adeguata. Che cosa ci dice la nostra fede?

Ascoltiamo la Parola di Dio 

Gb 7, 1-4. 6-7: Giobbe parlò e disse: 1L'uomo non compie forse un duro servizio sulla terra e i suoi giorni non sono come quelli d'un mercenario? 2Come lo schiavo sospira l'ombra e come il mercenario aspetta il suo salario, 3così a me sono toccati mesi d'illusione e notti di affanno mi sono state assegnate. 4Se mi corico dico: "Quando mi alzerò?". La notte si fa lunga e sono stanco di rigirarmi fino all'alba. 6I miei giorni scorrono più veloci d'una spola,svaniscono senza un filo di speranza. 7Ricòrdati che un soffio è la mia vita: il mio occhio non rivedrà più il bene.

1cor 9, 16-19. 22-23: Fratelli, 16annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! 17Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. 18Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo.19Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero. 22Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. 23Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch'io.

Mc 1, 29-39: In quel tempo,  29Gesù, uscito dalla sinagoga, subito, andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. 30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. 32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. 35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37Lo trovarono e gli dissero: "Tutti ti cercano!". 38Egli disse loro: "Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!". 39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Meditiamo con lo Spirito Santo  

Nell’esistenza umana e cristiana la sofferenza costituisce una condizione e un problema perenne. Nessuna persona ne è immune.

Oggi, la prima lettura dal libro di Giobbe presenta la situazione tragica della sua vita: improvvisa perdita di tutti i beni e dei figli, dolorosa e prolungata malattia, lunghi mesi d'illusioni e delusioni, notti affannose, rigirarsi nel letto fino all'alba, giorni senza speranza, vita come un soffio, che svanisce senz’alcun bene. Persone care e beni perduti, malattie, abbandoni, solitudine. Tutto ciò non è un’eccezione. In qualche modo tocca tutti.

Il Vangelo di Marco presenta Gesù immerso in queste situazioni umane. Annuncia la Parola, guarisce la suocera di Simon-Pietro, sana folle di malati di varie malattie e libera gli indemoniati. Tutti lo cercano, non gli danno un istante di pace. Di notte prega a lungo, di giorno evangelizza, fa guarigioni in tutti i villaggi della Galilea e ai discepoli insegna: “Per questo sono venuto!

A sua volta, l’apostolo Paolo mostra la Chiesa che subito segue e imita il Signore. L’annuncio del Vangelo gli s’impone, perché gli è stato affidato come incarico, e il solo modo di evangelizzare è:  farsi tutto a tutti. A questo Paolo fu sempre fedele. In questa lettera conferma che: per il Vangelo si è fatto il servo di tutti. Si è fatto debole per guadagnare i deboli, e si è fatto tutto a tutti per salvare a ogni costo qualcuno. Il fine: guadagnare a Cristo il maggior numero di persone.

Riflessione      

Come guarì Gesù la suocera di Simone?  

Perché tutta la città era riunita davanti alla porta ove stava Gesù? 

Per che cosa Gesù è venuto in mezzo a noi?

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa

Preghiamo con la Chiesa e la liturgia: “O Dio che nel tuo amore di Padre ti accosti alla sofferenza di tutti gli uomini e li unisci alla Pasqua del tuo Figlio, rendici puri e forti nelle prove, perché sull’esempio di Cristo impariamo a condividere con i  fratelli il mistero del dolore illuminati dalla speranza che ci salva”.

Gualberto Gismondi OFM