- 24 Dic
20 Dicembre 2020
4ª Domenica d’Avvento:
nulla è impossibile a Dio
Ascoltiamo la Parola di Dio
Al tempio di pietre e marmi il Signore preferisce il tempio vivo, fatto di pietre vive, ossia di persone, la cui adorazione è amore e il cui culto è spirito e verità.
Questo tempio vivo è ogni credente in lui, e la sua Chiesa che sarà per sempre il suo Regno, abitazione definitiva di comunione di Dio con tutti i suoi figli.
2Sam 7, 1-5. 8-12. 14-16: 1Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all'intorno, 2disse al profeta Natan: "Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto i teli di una tenda". 3Natan rispose al re: "Va', fa' quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te". 4Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: 5"Va' e di' al mio servo Davide: Così dice il Signore: "Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? 8Ora dunque dirai al mio servo Davide: Così dice il Signore degli eserciti: "Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. 9Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. 10Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato 11e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. 12Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. 14Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. Se farà il male, lo colpirò con verga d'uomo e con percosse di figli d'uomo, 15ma non ritirerò da lui il mio amore, come l'ho ritirato da Saul, che ho rimosso di fronte a te. 16La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre"".
Rm 16, 25-27: Fratelli, 25a colui che ha il potere di confermarvi nel mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero, avvolto nel silenzio per secoli eterni, 26ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti, per ordine dell'eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano all'obbedienza della fede, 27a Dio, che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli. Amen.
Lc 1, 26-38: 26In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te". 29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". 34Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". 35Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio". 38Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.
Meditiamo con lo Spirito Santo
Le letture di questa domenica mettono a confronto due diversi progetti.
Uno è di Davide, che vorrebbe costruire a Gerusalemme un grandioso tempio materiale al Signore.
L’altro è di Dio, che intende costruire un tempio eterno, di pietre vive, nel quale il suo Figlio Unigenito abiti per sempre, come Dio vivo, in mezzo a “pietre vive” ossia le persone umane.
La prima lettura presenta la promessa fatta da Dio a Davide, mediante il profeta Natan. Dio donerà a Davide un discendente, al quale affiderà per sempre un trono stabile. Dio sarà per lui un padre mentre lui sarà per Dio un figlio. In questa profezia, la “discendenza” comprende tutti i discendenti di David, dei quali alcuni agiranno bene, altri male, per cui dovrà correggerli, senza ritirare da loro il suo amore.
Nella seconda lettura, Paolo parla di questo mistero eterno che, fu avvolto nel silenzio per secoli, poi fu annunciato mediante le scritture e i Profeti, e ora è manifestato da Dio a tutti i popoli, perché giungano all'obbedienza della fede per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo.
Il Vangelo ci presenta gli eventi fondamentali di questa manifestazione. Dio manda l'angelo Gabriele a Nazaret, in Galilea, a una vergine, Maria, promessa sposa di Giuseppe, della casa di Davide. Gabriele le dice: "Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te". La grandezza di quest’annuncio, sintesi di tutte le profezie, turba Maria, per cui l’Angelo le conferma che lo Spirito Santo scenderà su di lei, che concepirà e darà alla luce un figlio che chiamerà Gesù. Egli è il Figlio dell'Altissimo al quale Dio da’ il trono di Davide perché regni per sempre e il suo regno non abbia mai fine. La risposta di Maria è netta e immediata: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". Dalla parola di Dio e dalla piena obbedienza umana nascono e si realizzano tutti i progetti divini di salvezza.
Riflessione:
Crediamo veramente che Dio non ritirerà mai da noi il suo amore?
Nei momenti difficili, ricordiamo la promessa del Signore: “non temete, io sono con voi”?
La nostra risposta agli inviti di Dio è sempre: “avvenga per me secondo la tua parola”?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
“Dio grande e misericordioso, che tra gli umili scegli i tuoi sevi per portare a compimento il disegno di salvezza, concedi alla tua Chiesa la fecondità dello Spirito, perché sull’esempio di Maria accolga il Verbo della vita e si rallegri come madre di una stirpe santa e incorruttibile”.
Gualberto Gismondi ofm