Famiglia: la priorità dell’amore altruista e del servizio
Nelle socioculture occidentali attuali, le realtà positive che abbiamo considerato nei post precedenti non trovano la dovuta accoglienza.
Le ideologie del potere e dell’uguaglianza fra uomo e donna continuano a porre il lavoro alla base di tutto, mentre la famiglia viene considerata una difficoltà e un ostacolo da rimuovere.
Questo avviene perché il modello umano e sociale vigente è basato sul “modello maschile della donna”. Ella, quindi, deve imitare il potere e la vita professionale, familiare e politica, imposta all’uomo e dall’uomo.
Il modello che il Vangelo propone, invece, sia all’uomo che alla donna, è quello del servizio e dell’amore incondizionato. Questo amore, però, s’impara solo nella famiglia. Ne consegue, quindi, che il lavoro e la politica possono essere realizzati correttamente, solo da chi ha imparato ad amare e servire in modo altruista, nella famiglia.
La netta e totale differenza fra amore-servizio e potere-dominio illumina l’insuperabile contrasto fra la visione cristiana e ogni forma di femminismo-laicista e di laicismo-femminista.
La famiglia è l’unità organica, la cellula fondamentale e naturale di ogni società. Al di fuori della visione cattolica, non esiste alcun femminismo o laicismo che consideri la famiglia come nucleo fondamentale della società, che costituisce e precede, in ordine d’importanza, la società e la politica.
La politica occidentale d’oggi è lontanissima dal riconoscere queste priorità. Gli Stati occidentali non riconoscono più ciò che, nel 1948, la Dichiarazione delle Nazioni Unite aveva solennemente affermato sulla famiglia.
Le condizioni causate da questo stato di cose sembrano suscitare una certa controtendenza. Crescerebbe il numero dei padri che desiderano passare più tempo con i propri figli.
La crisi generale, che sta travolgendo il mondo del lavoro e l’insieme della società, spinge alcuni a pensare che il giudizio sul valore del lavoro non debba più dipendere soltanto dal denaro, il prestigio e la carriera. Valori prioritari sono, anzitutto, il servizio umano e i compiti intrapresi per collaborare e unirsi con gli altri.
Una più attenta riflessione può scoprire che le critiche laiche rivolte alla Chiesa cattolica e quelle femministe rivolte alla famiglia si basano sullo stesso errore di fondo, che è: l’ottica del potere.
È da essa che derivano tutte le posizioni sbagliate, rilevate a riguardo de l’uomo, la donna, la famiglia e i figli. Ai cattolici, quindi, spetta il difficile compito di testimoniare, con la loro vita e il loro pensiero, che vi è una sola soluzione a tutti questi problemi: accettare e vivere fino in fondo le esigenze dell’amore altruista e del servizio. Tale esigenza è identica per tutti gli uomini e tutte le donne.
La “Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica sulla collaborazione dell’uomo e della donna nella Chiesa e nel mondo” sottolinea, in particolare, il vantaggio della donna nel comprendere e accogliere i valori dell’altruismo e del servizio.
Esso dipende, in particolare, dal fatto che soltanto ella ha ricevuto il privilegio di donare la vita, mediante la maternità e di prendersi piena cura degli esseri completamente inermi e totalmente inoffensivi come i bambini.
Gualberto Gismondi